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LE PIETRE MILIARI DEL ROCK : LED ZEPPELIN II (1969)

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  Led Zeppelin “II”, 1969 ( Atlantic ) Hard-rock di  Antonio Del Mastro Dopo la pubblicazione del loro primo album nel Gennaio del ‘69, tra le varie tournèe e impegni vari, gli Zeppelin incidono durante i tempi morti il loro secondo lavoro pubblicandolo ad Ottobre dello stesso anno. Per chi non lo sapesse ancor prima di stampare il primo album già bello e pronto, i signorotti inglesi stavano incidendo già questo! Infatti ho detto tempi morti evidenziando proprio il fatto che tutti i brani vennero incisi durante le improvvisazioni dei concerti, in hotel, dove si aveva del tempo durante gli estenuanti spostamenti della band. Considerato da Jimmy Page l’album più eterogeneo del gruppo per composizione dei brani e quantità di sovra incisioni, caratterizzò invece per la prima volta il vero stile del gruppo che si stacca dalle radici prettamente blues e dalle sue cover in maniera graduale, tentando la scalata artistica con gli inediti. Come dire non abbandonare le radici dando...

TEO CIAVARELLA, DALLA CANZONE POPOLARE ALLA MUSICA JAZZ INTERNAZIONALE.

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Teo Ciavarella ci ha lasciato, la malattia di cui era sofferente ha avuto il sopravvento. Aveva 65 anni e da anni risiedeva a Bologna dove insegnava musica e dove cominciò la sua carriera nel campo della musica jazz, dapprima nei ritrovi in città e nei dintorni sino ad approdare in luoghi e teatri prestigiosi in Italia e nel mondo.  La sua musica, il jazz, l'ha portato ovunque ci fosse spazio per l'ascolto: non soltanto concerti memorabili in ogni dove ma anche in televisione dove suonò il pianoforte accompagnando artisti importanti in programmi cult. Ma non fu soltanto questo Teo Ciavarella. Egli ha prodotto oltre trenta album alcuni a suo nome ed altri in collaborazione con altri artisti jazz sia italiani che internazionali prestigiosi. Una produzione di qualità che gli ha permesso di accrescere la sua considerazione in molti ambienti jazz in Italia e altrove. Partito da San Marco in Lamis (Foggia), al termine degli studi liceali, Teo Ciavarella  raggiunge Bologna, la sua ci...

LE PIETRE MILIARI DEL ROCK : KANSAS "LEFTOVERTURE" (1976)

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KANSAS “Leftoverture ”, 1976 (Aor) Rock-prog, hard-rock di  ANTONIO DEL MASTRO. Verso la metà degli anni settanta e sul finire dell’era Prog Rock inglese, in piena decadenza del genere, in America nasceva invece una corrente parallela a questa. Tanti gruppi, alcuni dimenticati o sfortunati, emergevano con un sound influenzato da sonorità classiche. E’ il caso dei talentuosi Kansas , provenienti dall’omonimo territorio americano. Seppur accostati maggiormente al genere musicale AOR e sottovalutati anche a causa di mostri sacri del genere (Yes, ELP, Genesis, King Crimson, Gentle Giant) ormai in via di estinzione, almeno per ciò che riguardava il Prog puro, hanno saputo influenzare anch’essi il rock con elementi non canonici. Di certo non condividevano l’ambizione musicale dei gruppi citati ma il violino di Robby Steinhardt, le tastiere e la chitarra di Kerry Livgren, la batteria di Phil Ehart hanno caratterizzato con la voce e l’organo di Steve Walsh le curiose sonorità dei Kansas...

DIECI ANNI DI MUSICA CON LA FISARMONICA DI GIUSEPPE PETRUCCI.

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Giuseppe Petrucci, classe 1935, è stato un protagonista con la sua fisarmonica negli anni che vanno dal 1954 al 1964, dieci anni di partecipazione alle vicende musicali del nostro paese. Dal Centro Didattico ai Walter Pipet, il nome d'arte con cui si è fatto conoscere.  T ra le personalità più preminenti che abbiamo avuto in paese in campo musicale, tra quelli di maggior talento, negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso, sicuramente un posto di rilievo lo merita  Giuseppe Petrucci , virtuoso fisarmonicista e compositore, nonché, fatto più rilevante, promotore e guida di una Centro di Formazione per giovani allievi fisarmonicisti. Un Centro didattico durato dieci anni promosso dalla nota marca di fisarmoniche e tastiere Farfisa, di cui un giovanissimo Giuseppe Petrucci ne assume la responsabile sia come direttore che come insegnante. E' stato il suo capolavoro artistico. Il motivo principale per cui verrà ricordato nella storia della musica del paese.  La scuola a...

UNA NUOVA LIRICA DI TONINO VILLANI PER AUGURARE A TUTTI UN SERENO NATALE DI PACE.

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  E' un poesia che racchiude nei suoi versi, composti quasi in forma di filastrocca (direi musicale), la semplicità dello spirito della Natività, del Santo Natale che è alle porte.     Un Natale che evoca il calore della famiglia, la Vigilia, il cibo tradizionale, lo stare insieme, il focolaio, che sono tutti elementi che Tonino Villani si rallegra nel menzionarli ancora una volta con quella schiettezza che gli è propria e che vuole trasmetterla ai suoi lettori.   Ma nel finale laddove il poeta dice: Ma da che l'òm'è nnate/scasa còme l'annemale,/e ancòra non funisce/che vvò réje case ncéle. sembra voglia sorprenderci ancora una volta con versi che svelano nel significato delle parole un valore universale poiché indicano una verità sacrosanta: che l'uomo è un migrante per natura, e a nessuno è consentito di impedire il suo desiderio di libertà.   sammarcopop.blogspot.com   AUGURA a tutti i propri lettori e alle loro famiglie un Buon Natale e un...

QUANDO IL PAESE ERA DOMINATO DAI MISTERI DELL'INSPIEGABILE.

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  Streghe, lupi mannari, riapparizioni di defunti nella San Marco del secolo scorso. Scoprii da adolescente il mondo del fantastico, come molti della mia generazione. Il riferimento temporale è quello dei primi anni sessanta quando argomenti riguardanti streghe, lupi mannari, strane processioni di defunti e misteriose riapparizioni, alimentavano il sottobosco di un narrazione corale, misteriosa e angosciante, - ma ricca di molto fascino - che prendeva forma sopratutto durante il periodo natalizio. Il sopranaturale e l'inspiegabile erano il collante che tenevano insieme un racconto che produceva in noi, oltre all'evidente inquietudine derivante dalla paura, sopratutto la percezione che tutto ciò che ci veniva detto fosse vero per davvero, che il fantastico avesse una sua sussistenza, una sua credibilità di fondo. E come se accanto al mondo reale ci fosse un altro mondo parallelo. Durante le lunghe, fredde e nevose serate d'inverno che precedevano il Natale i racconti...

JOSEPH TUSIANI E LA MUSICA.

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        Il rapporto che Joseph Tusiani ebbe con la musica cominciò prestissimo. A nove anni, come ce lo ricorda uno scatto sulla copertina dell'album foto-biografico a lui dedicato da Antonio Motta ( La "Padula ", il mondo poetico di Joseph Tusiani , QDS, 2004) egli era già in possesso di un mandolino ( che sua madre acquistò di seconda mano da un calzolaio ), che imparò a suonare grazie agli insegnamenti ricevuti da Michele Daniele (1910-1982) detto Michele lu Cecate , al quale dedicherà persino dei versi in "Bronx, America" ( Ce chiamava Michele lu Cecate/ quidde che m'ha 'mparate/ a ssunà lu mandulline/ quanne a mme me chiamavane Peppine/). Quel mandolino lo accompagnerà per tutta la vita come pure la passione per la musica sia classica che melodica tradizionale. Non solo, nei primi anni cinquanta egli comporrà persino alcune canzoni, oggi custodite negli archivi di Antonio Motta, - studioso di Joseph Tusiani, - tra cui almeno una, Il tuo sorris...

ANTONIO DEL VECCHIO TRA STORIA, RICERCA E LETTERATURA.

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A circa tre mesi dalla sua dipartita, possiamo tracciare, seppure in modo sommario, un primo profilo delle varie attività giornalistiche e culturali che hanno occupato la vita intellettuale di Antonio Del Vecchio, nativo di Rignano Garganico e noto ai più per le sue corrispondenze al quotidiano la Gazzetta del Mezzogiorno . Ma Tonino, così come confidenzialmente veniva chiamato, non è stato soltanto un giornalista (ricordiamo anche le tante altre collaborazioni avute con vari altri giornali sia cartacei che Web) ma, fatto più rilevante, egli è stato anche e sopratutto uno scrittore appassionato di storia e di cultura del territorio da tutti apprezzato, operando nei limiti di un perimetro che comprendeva le cittadine di San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Rignano Garganico, pubblicando in questo ambito, nel corso del tempo, una serie di volumi di vario interesse culturale sia per conto della CRSEC della Regione Puglia, di cui fu responsabile del Distretto FG/27, che del Circolo...

SCOMPARE CON TONINO DEL VECCHIO LA FIGURA DEL GIORNALISTA-CRONISTA.

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La notte scorsa ci ha lasciato Antonio Del Vecchio , uno dei personaggi di spicco della sua bella Rignano Garganico, (e non solo) quella del sapere, delle scoperte archeologiche, dei rapporti conviviali, del giornalismo di una volta quando questo mestiere si faceva sul campo, con la cronaca, nel tempo in cui le notizie si sfogliavano, non si leggevano su uno schermo. Tonino in questo campo è stato un maestro. Tutti gli abbiamo riconosciuto il grande merito di essere stato un cronista esemplare, un punto di riferimento, un corrispondente puntuale della realtà dauna/garganica, che lui conosceva bene, raccontato sempre con intelligenza e spirito militante, non soltanto attraverso le pagine della "Gazzetta del Mezzogiorno", con quello stile inconfondibile e quella invidiabile professionalità, ma anche attraverso la nutrita mole di pubblicazioni che egli ha prodotto nel corso degli anni, che hanno riguardato argomenti che avevano come obiettivo la storia del suo amato paese, le...

UNA COLLECTION MUSICALE PER PEPPINO COCO.

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Dopo due Compact Disc dedicati interamente alla poesia vernacolare di Joseph Tusiani, Peppino Coco , nativo di San Marco in Lamis ma residente a Castelfranco Veneto, aggiunge al proprio canzoniere un nuovo album dal titolo "Collection" che raccoglie vecchie e nuove composizioni che, pur nella loro evidente discontinuità di linguaggio e di stile, riescono ancora una volta ad emozionare l'ascoltatore. Tralasciando la parte che riguarda la riproposta tout court di brani vernacolari tratti da liriche di Joseph Tusian i, peraltro tra le più belle e iconiche, già edite (rispettivamente Lu Frustere e La Padula , usciti nel 2004 e 2016), che il cantautore ha elaborato in motivi musicali, con gli arrangiamenti prodotti da Claudio Corradini, a cui rimando, ciò che invece colpisce di questa strana collezione , a mio avviso, è l'altra parte, quella inedita in italiano, in cui si possono trovare molti elementi nuovi e per certi versi sorprendenti che meglio definiscono la fig...